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Progetto finanziato da:

 


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"Progetto OUTDOORS: Lo spazio che mi rappresenta"
patrocinio della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino

Un progetto in Comunità:
Dopo l’esperienza di “Che spazio che mi rappresenta”, progetto supportato dal programma Gioventù in Azione e dalla Regione Sicilia, con il quale Arci Catania ha guidato nel 2012 giovani di 6 regioni diverse in una riflessione sugli spazi di aggregazione giovanile in Italia, il Cemea del Mezzogiorno ha raccolto il testimone, proseguendo e allargando il percorso alla partecipazione di 8 regioni e spostando il focus da dentro a fuori, agli spazi cittadini che i giovani si sono conquistati e ricavati.

Chi Partecipa:
Un percorso dal locale al nazionale da settembre ad aprile 2014 che vedrebbe la partecipazione all’evento finale a Roma di 32 giovani provenienti da 8 diverse regioni, accompagnati dai loro educatori e dai referenti locali delle politiche giovanili. Le organizzazioni locali coinvolte lavorano attivamente con i giovani:

  • Piemonte (Contorno Viola)
  • Lombardia (Spazio Giovani)
  • Veneto (Il Mosaico)
  • Toscana (Agrado)
  • Lazio (CEMEA del Mezzogiorno)
  • Sardegna (NUR)
  • Puglia (ARCI Puglia)
  • Sicilia (ARCI Catania)

Per restare aggiornati, consultando la pagina facebook del progetto:
https://www.facebook.com/outdoorsroma

Il Tema:
Per chi opera nei centri di aggregazione giovanile la strada è una fonte non solo di contatti con i giovani, ma anche di ispirazione per lo stesso funzionamento dei centri, perché essi siano pronti ad accogliere e supportare suggestioni e bisogni nelle forme e nei modi che i ragazzi ritengono propri. I giovani hanno ricavato però autonomamente spazio nella città per sé e per le proprie passioni, spazio spesso sottratto al degrado e all’abbandono, a volte in aperto contrasto con le istituzioni a volte intraprendendo invece vie innovative di dialogo dal basso e riconoscimento sia pubblico che privato. Graffiti, danza e musica hip hop, parcour, skating e installazioni riempiono questi spazi e non possono essere letti né come diversi appellativi del medesimo fenomeno e nemmeno fasi evolutive di un processo di crescita artistica. Intrecci e combinazioni, limiti e vicinanze che lambiscono e riproducono il mescolarsi ed il distinguersi di una società multiculturale di cui i giovani sono i primi reali interpreti; decisi protagonisti di una urbanizzazione non loro, ma in cui si trovano a vivere, spinti ad utilizzare gli spazi laddove di spazio non ce n’è più. Un lettura di questa realtà da parte dei gruppi regionali di giovani e una mappatura della situazione nelle varie realtà territoriali sarà materiale di confronto con i Progetto cofinanziato da: responsabili delle politiche giovanili che ogni gruppo potrà coinvolgere e portare all’incontro nazionale. Politici che si implicheranno così in un processo di dialogo strutturato con i giovani partecipanti non solo sulle politiche giovanili ma anche, di fatto, su quelle di urbanizzazione e decoro urbano.

Il Percorso:
Un lavoro in ogni città di mappatura e riflessione degli spazi esterni che i giovani nel contesto locale urbano si sono ricavati in tutte le forme e modi, legali e illegali, che porterà il gruppo locale a realizzare una video story, un breve documentario che testimonia le modalità, le vie, gli approcci e i bisogni dei giovani in termini di spazio nella città. Un lavoro che intrecci già anche la dimensione pubblica di come tutto questo viene percepito, gestito, supportato, contrastato, riconosciuto. Creare quindi le condizioni per una condivisione e un confronto tra i giovani stessi portatori del substrato culturale regionale e locale all’interno dello stesso paese e tra i giovani ed i politici per una programmazione e gestione del territorio più attenta alle esigenze dei giovani e delle loro forme espressive, preludio alla partecipazione e alla cittadinanza. Il confronto infine interno tra addetti ai lavori, che permetterà di mettere a confronto anche i vari modelli istituzionali e di funzionamento locale su questi temi. I gruppi di lavoro locali, formati da più giovani probabilmente di quelli che potranno partecipare alla fase finale a Roma, potranno seguire il tutto dalla rete attraverso la quale sarà possibile seguire i lavori e intervenire con suggerimenti e stimoli che possano arricchire il confronto. La versione in Italiano “Di la tua!” (Have your Say! CoE 2008) realizzata in occasione del precedente progetto, si potrà quindi arricchire di un capitolo espressamente dedicato allo spazio esterno e alle modalità di co-partecipazione dei giovani nella definizione non soltanto del piano regolatore sociale ma anche di quello urbanistico della propria città SEMINARIO FINALE A ROMA: 31 Marzo – 3 Aprile 2015.

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VIDEO: Progetto Outdoor: Lo spazio che mi rappresenta.

- Outudoors di mappatura degli spazi esterni caricato su youtube:

 

- Intervista a Massimo Tavola sempre caricata su youtube: